I single ora in Italia possono adottare (diciamo, in teoria)

Una sentenza della Corte costituzionale ha stabilito che “anche una persona non sposata può costituire un ambiente familiare idoneo per crescere un figlio”. Una decisione storica che però riguarda solo i bambini stranieri. E la strada è ancora in salita perché restano escluse le unioni civili.

Non abbiamo i moduli», «È ancora molto presto», «Per ora non abbiamo nessuna informazione al riguardo». Sono queste alcune delle risposte che riceviamo dalle cancellerie dei tribunali dei minori quando chiediamo cosa dobbiamo fare per dare la disponibilità all’adozione internazionale come single. Dal 21 marzo in Italia anche chi non è sposato può candidarsi per adottare un minore straniero grazie alla sentenza 33 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittimo l’articolo 29-bis, comma 1, della legge numero 184 del 1983, nella parte in cui escludeva i single da questa possibilità. Dopo circa un’ora al telefono capiamo però che questa bella notizia, almeno per il momento, è solo sulla carta. Tra i 12 palazzi di giustizia a cui telefoniamo e che dovrebbero ricevere le disponibilità dei single ad adottare all’estero, solo quello di Venezia ci spiega la procedura da seguire, fornendoci un link per iniziarla. Ancora inapplicata – si spera per poco – quella dei giudici costituzionali è stata una decisione storica. «La Consulta ha stabilito che non è costituzionale la norma che ammette come idonee all’adozione solo persone coniugate e conviventi da almeno tre anni» spiega Carlo Rimini avvocato e professore ordinario di diritto privato all’Università degli studi di Milano. «Per la prima volta, al fine dell’adozione di un bambino, si afferma che anche una persona single può costituire un ambiente familiare idoneo per crescere un figlio». Al momento chi non è sposato rimane invece escluso dall’adozione nazionale, ma vista la palese disparità di trattamento, secondo giuristi e associazioni non manca molto perché anche questo divieto cada, grazie a un nuovo ricorso alla Consulta.