Al matrimonio di Bezos anche Ivanka Trump, prefettura in allerta

La sicurezza dell’evento privato a carico degli sposi, ma per i familiari dei capi di Stato scatta il piano pubblico. Nasce il comitato “pro Bezos”. Tra gli enti sostenuti dalla fondazione del magnate, anche il consorzio Corila.

Ci sarà anche Ivanka Trump, con il marito Jarerd Jushner, e probabilmente anche Donald Trump junior (frequentatore della laguna anche per motivi di caccia), al matrimonio del miliardario statunitense Jeff Bezos con Lauren Sanchez programmato per il prossimo weekend a Venezia. La figlia del presidente degli Stati Uniti si trova già in Italia per una visita non istituzionale in Emilia e Toscana. Non sono ospiti irrilevanti per quanto riguarda la sicurezza dell’evento: si tratta di un matrimonio privato, ma la presenza di familiari di capi di stato fa scattare un piano di sicurezza pubblico, su cui sta lavorando la questura.

Le informazioni sulla tre giorni di festa – che, salvo ulteriori colpi di scena, dovrebbe tenersi il 26, 27 e 28 giugno – vengono rilasciate con cautela, anche per tutelare la privacy e la sicurezza di 200 ospiti tra cui superstar internazionali, funzionari e parenti di capi di Stato, appunto. Gli sposi comunque saranno accompagnati dalla propria forza di sicurezza privata.

Lo schieramento dei contrari, il comitato dei favorevoli

Ciò che è sempre più pubblico invece è il piano del comitato “No Space for Bezos”, che si è dato il compito (piuttosto arduo) di far saltare la festa alla Scuola della Misericordia a Cannaregio prevista per sabato 28 giugno. Nelle locandine e nei volantini che iniziano ad apparire in città si parla di 4 “blocchi”, nei quattro punti di accesso alla Misericordia (Strada Nova, fondamenta Santa Caterina, fondamenta della Misericordia e fondamenta dell’Abbazia) che saranno caratterizzati da musica, gonfiabili, barche e… costumi da bagno. L’invito infatti è di essere pronti a bloccare i canali tuffandosi in acqua. L’avvicinamento all’evento non pare aver quietato gli animi e l’attacco statunitense all’Iran di questa notte offre nuovi argomenti ai contestatori, riunitisi oggi al centro sociale Morion. Nel frattempo anche il fronte del sì a Bezos e ai grandi eventi, composto soprattutto da albergatori, commercianti e categorie economiche (che in queste settimane più volte si erano esposti contro chi contestava il magnate) ha scelto di organizzarsi nel comitato “Yes Venice Can” guidato dal vicepresidente dell’Associazione Veneziana Albergatori Daniele Minotto.

Le donazioni ad enti veneziani e internazionali

Sono trapelati oggi sulle testate locali anche alcune informazioni sulle donazioni effettuate dalle fondazioni che fanno capo al magnate Usa. In particolare il consorzio Corila (consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia) ha confermato di essere stato contattato già ad aprile – subito dopo l’annuncio delle nozze in Laguna – dal Bezos Earth Fund per una donazione da un milione di euro. Altre donazioni sono arrivate alla Venice International University (il centro interateneo di San Servolo) e all’ufficio Unesco di Venezia.