Dal 1971 a Davos, Svizzera, in occasione del Forum economico mondiale,i maggiori esponenti politici e dell’economia internazionale con intellettuali e giornalisti si riuniscono per discutere di questioni urgenti in diversi ambiti, tra cui economia, salute e ambiente. Anche quest’anno, il forum si terrà a Davos dal 20 al 25 gennaio con lo scopo di stipulare una collaborazione globale su questi temi.
In quest’ambito, il Segretario generale delle Nazioni Unite Guterres ha aperto i lavori con un discorso che evidenzia il focus del lavoro da svolgere, cioè la “Collaboration for the Intelligent Age”. Secondo il Segretario, tutti gli Stati e gli attori economici della scena mondiale devono unirsi e collaborare per affrontare le crescenti minacce delle guerre e delle crisi economiche, quest’ultime, in particolare, diffuse nei Paesi in via di sviluppo.

Ad aggiungersi, secondo Guterres, sono anche altri due fattori pericolosi, se non normati: la crisi climatica e l’ “espansione ingovernata” dell’Intelligenza Artificiale.
La prima è la minaccia dell’innalzamento della temperatura mondiale, che nel 2024 è stata registrata a 1,4 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali. Le conseguenze allarmanti sono che, di questo passo e in pochi anni, 13 delle maggiori supetrolierie mondiali sono a rischio di essere sopraffatte dal livello del mare. Il problema dei combustibili fossi, è più che mai attuale: maggior fonte di energia usata a livello globale, andrebbe sostituita con energia fornita da fonti rinnovabili, più sostenibili sia dal punto di vista economico, che ambientale, che di miglioramento delle condizioni di vita degli esseri umani.
Alcuni Paesi, però, come gli Stati Uniti, che hanno recentemente annunciato l’uscita dall’Accordo di Parigi sul clima, stanno facendo marcia indietro ed è a loro che Gutterres lancia l’appello: “It is short-sighted. And paradoxically, it is selfish and also self-defeating. You are on the wrong side of history. You are on the wrong side of science. And you are on the wrong side of consumers who are looking for more sustainability, not less”.
La seconda minaccia è l’incontrollato uso dell’Intelligenza Artificiale, che oltre ad avere enormi potenziali, nasconde profonde diseguaglianze e divario sociale. Le Nazioni Unite hanno quindi adottato da settembre scorso il Global Digital Compact, tabella di marcia per sfruttare l’immenso potenziale del’AI per “sostenere lo sviluppo e il progresso sociale ed economico per tutti” e che molti Paesi stanno già adottando.
Queste sfide sono così definite “esistenziali” dal Segretario Generale e vanno affrontate come comunità globale. La soluzione, infatti, è quella di lavorare per riformare le Istituzioni, dalla finanza alla sicurezza globale: “Reforming institutions requires a reform in mindsets”, sottolinea Guterres.
