Un nuovo e importante progetto ha preso forma. Si tratta del Borgo Laudato si’ inaugurato l’altro da Papa Leone XIV. Nasce una realtà unica nella Chiesa, ispirata all’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, che proprio quest’anno compie i dieci anni dalla sua pubblicazione. Un luogo in cui l’ecologia integrale si traduce in esperienza concreta, dove sperimentare la cura del creato e il rispetto della dignità umana. Si legge nel comunicato riguardante l’iniziativa. I principi che guidano questo progetto sono quelli della fede, attraverso formazione, lavoro e collaborazione. Nel pomeriggio di venerdì 5 settembre il Santo Padre giunto a Castel Gandolfo alle 16, prima di presiedere la Liturgia della Parola con il Rito di Benedizione, ha svolto una visita simbolica della proprietà, visitando i luoghi principali da un punto di vista storico e spirituale e incontrando i dipendenti, i collaboratori, le loro famiglie, i religiosi e tutte le persone che lavorano e animano, a diverso titolo, la realtà di Borgo Laudato si’. Prosegue la nota. Hanno preso parte alla cerimonia anche il Maestro Andrea Bocelli che, con suo figlio Matteo, si è unito in preghiera offrendo un canto agli ospiti e al Santo Padre. Presenti inoltre i rappresentanti delle aziende partner e sostenitrici del progetto e diversi rappresentanti della Curia Romana e delle Istituzioni.
Per il Creato e i più fragili. Il Borgo Laudato si’ si trova all’interno dei 55 ettari della residenza pontificia di Castel Gandolfo, che include giardini, palazzi, monumenti e reperti archeologici, Borgo Laudato si’ è un progetto nato dalla volontà di Papa Francesco. Il Cardinale Fabio Baggio ha spiegato che «nel 2023, istituendo il Centro di Alta Formazione Laudato si’, Papa Francesco ha voluto dare vita a Borgo Laudato si’, un luogo dove la cura del creato e il rispetto della dignità umana, soprattutto dei più fragili, potessero essere valorizzati attraverso un impegno condiviso che trova le sue radici nella fede». Rappresenta un modello di applicazione e concretizzazione dei principi dell’ecologia integrale di cura del creato e di rispetto della dignità umana. «Si tratta di un luogo a impatto ambientale zero, nato per l’accoglienza di tutti e per il sostegno dei più fragili, che permetterà a chiunque lo vorrà – inclusi studenti, manager di aziende di tutto il mondo e membri della comunità religiosa – di vivere un’esperienza unica di fede che intreccia spiritualità, educazione e sostenibilità. Un progetto che nasce, pertanto, con l’obiettivo di offrire uno spazio aperto, accessibile e inclusivo, per formarsi, riflettere e sperimentare una relazione più consapevole e rispettosa con il creato», ha sottolineato padre Manuel Dorantes, direttore gestionale amministrativo di Borgo Laudato si’.
Agricoltura sostenibile. All’interno del Borgo sorgono numerose zone agricole dedicate alla coltivazione di vigne e olivi, aree per gli animali – tra cui mucche, galline, asini, cavalli – e nuovi spazi adibiti alla formazione, alla ristorazione e alla coltivazione biologica e rigenerativa, in particolare nel nuovo complesso del “Santuario”, composto da aule, spazi multifunzionali e da una serra didattica.
Inclusione socio-lavorativa. I primi corsi di formazione di Borgo Laudato si’ sono stati inaugurati nei mesi scorsi con il coinvolgimento di soggetti fragili, come rifugiati, donne vittime di violenze, ex detenuti e disoccupati. Tutte le attività e progettualità di questo progetto saranno sostenute interamente grazie a collaborazioni e partnership con soggetti privati e aziende, con l’obiettivo di garantirne la sostenibilità economica.









